Questo romanzo fa seguito alla raccolta di racconti "Gli ultimi giorni di Don Piddu", edito nel 2007. La finalità è la stessa: creare un'opera che possa servire a valorizzare il mio paese, Randazzo, borgo etneo di origine medievale, visto che ad altro non sono arrivato. Questa volta però ho intrapreso la strada del romanzo, cercando di usare un linguaggio più quotidiano e diretto, con l'intenzione di rivolgermi soprattutto ai giovani. Le vicende narrate coinvolgono un certo numero di personaggi locali e altri provenienti da fuori. Si intrecciano relazioni e amori, progetti e attività che riguardano la storia, l'arte, la musica e la ... viticoltura. Alla fine gli obiettivi principali saranno perseguiti: la ricostruzione della "musica delle sfere celesti" e la piena rivalutazione del centro storico. Ho deciso di cambiare i nomi della località principale da Randazzo in Toralba e delle località viciniori, per abbassare il livello di identificazione oggettiva. Infatti la situazione del centro storico di Randazzo-Toralba è comune a quella di tanti altri borghi antichi di montagna sia della Valle Alcantara - Francavilla, Castiglione- sia d'Italia. Si vuole mettere a fuoco il grave problema dell'abbandono, della mancanza di risorse e di lavoro, il progressivo isolamento che sembrano essere un destino ingrato che non dà speranza. Nel romanzo il miracolo della rinascita avviene!