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Torna alla Scheda

Vita morte e miracoli

Nadia Dicursi

Mi sei apparso così... Nuovo, al telefono l'altro

giorno. Sicuro. Con le parole giuste. Dopo due anni

di assenza si è palesato dinanzi a me un altro. E

niente, è stato impressionante, perché... Hai presente

quando non conosci una persona? Una persona con

la quale hai solo parlato al telefono? Immagini un

volto, più che altro un'espressione, perché qualche

foto magari ce l'hai. E sicuramente hai una voce. Una

voce che ti entra nei timpani. Bellissima. Suadente.

Lenta. Meravigliata. Attenta. Io ho una voce. Questa

voce. La Tua voce. Perché tu hai “la”voce delle voci.

Stop. Dicevo. Immagini il posto in cui è seduta

questa persona, una persona, “La” persona mentre è

al telefono con te, poi però la vedi da vicino e...

pluff? Lei è completamente diversa. Ecco! Così. Nella

mia mente tu eri un po’ come quella persona, e non

c'è stato bisogno neanche di vederti, (del resto è stato

così fra noi) perché è bastato risentirsi che è

sembrato che ci fossimo visti e strabiliati. Almeno io.

Sì, strabiliata. Perché non sei come ti immaginavo.

Come quando parlavi con me, intendo. É come se

avessi parlato con uno sconosciuto. Non so se adesso

o se allora, però. Dico. Ti ricordi quando al telefono

ti si seccava la bocca per l'emozione e farfugliavi frasi

incomprensibili o dicevi cose senza senso? Forse era

timidezza, alla quale io non ho mai creduto

francamente, ma ora non voglio discutere di questo,

cioè, timidezza sì, timidezza no. Può darsi tu lo sia

stato o lo sia ancora. Ora mi piacerebbe sapere invece

quale pozione hai bevuto o di quale incantesimo sei

stato investito per essere così diverso. Diverso, sì,

Lorenzo. Perché non trovo una sola parola che

descriva come ti“vedo”(io virgoletto per ovvi motivi)

oggi, e che racchiuda tutto ciò che sei ora. Mi dai la

formula contro l'inquietudine?

Ancora una cosa. Com'è è la donna che non ha

disatteso le tue aspettative? Sono sicura che non è

quella che mi chiamava “la stronza”e sicuramente

neanche Lei, la donna delle donne, che mi chiama

“brutta troia”.

Aspetto ragguagli

Tea

 

La formattazione di questa pagina è a cura dell'Artista dell'Opera

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