Appena sceso dall'auto, Elia fu piacevolmente investito dai colori e dai profumi della campagna. Le abbondanti piogge, che da mesi cadevano pressochè quotidianamente, avevano reso il paesaggio fiorente e lussureggiante. Tutt'intorno a lui la Natura erompeva in un meraviglioso tripudio di colori: il rosso dei papaveri, il bianco dell'asfodelo, il blu della borraggine, il rosa delle orchidee, il giallo del tarassaco, il fucsia dei gladioli selvatici...L'esplosione di vita stimolò in Elia non solo il senso della vista: una gradevole mescolanza di fragranze colpì con forza anche il suo olfatto, abituato all'aria salmastra del mare ma poco avvezzo all'irruenza della campagna mediterranea in primavera: l'inconfondibile profumo della lavanda, l'odore pungente degli asparagi selvatici, l'aroma frizzante del cisto, la caratteristica scia acre di un gregge transitato di recente...