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La valle dai sassi che ridono
Andrea Tessaro
“Sono capitato nel bel mezzo di una tragedia greca, pensai. Il capro espiatorio, il pharmakos, dev’essere espulso per purificare la comunità.”
“Accanto a una tipologia di uomo selvatico che includeva ogni forma di diversità, di trasgressione, di follia, di emarginazione volontaria e non, ne era diffusa un’altra, che faceva del selvatico una sorta di essere silvestre, per lo più ricoperto da peli, molto più alto o molto più basso dell’uomo, verso cui covava sentimenti di opposizione o rancore. Rimasi molto perplesso quando appresi, da mezze parole, pronunciate con circospezione e riluttanza dovute evidentemente alla mia presenza, che i sostenitori di questa versione gli attribuivano effettivamente la diffusione del contagio.”
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