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La libertà di Miao

Manuela Rotili e Cristina Giori/ illustratrice

...Ormai Miao era parte del Paese, all'ora di merenda si affacciava in Comune e partecipava alle riunioni, apprezzandole anche più di Matteo.

Fu così che all' uomo venne un'idea: "Miao ha il consenso del paese e adora riunirsi con i consiglieri, meriterebbe una carica importante"

Così con l'approvazione del sindaco e di tutto il consiglio comunale, la gatta fu nominata sindaco degli animali.

La carica dura un anno e ci si può ricandidare.

Oggi la gatta sindaca passeggia per il paese con fierezza e,dopo una lauta colazione al bar ristornte di Renzo e Lucia, si ferma sul sagrato della chiesa di Santo stefano Protomartire, poi si stende sugli scalini al sole e ascolta Don Giuseppe Musè che racconta le confidenze dei parrocchiani, sapendo di poter contare sulla discrezione di Miao...

La gatta è libera e può fare ciò che vuole, non ha un proprietario, ma ha scelto come sua dimora Civita d'Antino, antico Municipio Romano e feudo dei Piccolomini, dove sorge la vecchia residenza dei Ferrante, nelle cui stanze, ricche di tesori artistici, il 12 luglio 1832 dormì Re Ferdinando II...

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