La crisalide e L'arcobaleno | Estratto | Artisti di Borgo
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La crisalide e L'arcobaleno

Cesidia Gianfelice e Cesidia Gianfelice

La crisalide e l’arcobaleno

Il sole invernale, piccolo e smunto, s’immerge su uno dei miei ultimi tramonti.

Cortine di veli scuri avvolgono la mia sera e il silenzio inizia bruscamente a spazzare le strade, oggi come ieri, ogni giorno è uguale all’altro, il domani non sarà mai diverso e la distanza dal cielo rimarrà sempre tale.

Intanto la luna passa quieta e si dilegua. Ogni madre bacia con tenerezza il figlio continuando a ripetergli che … i mostri non esistono.

Accosta delicatamente le coperte sul suo giovane corpo affinché i sogni possano circumnavigarlo di pace.

Eppure a ridosso dei soffici abiti della luna, al di là dell’incantevole notte, dentro ogni effimera bolla di sapone essi ci sono davvero, non sempre son frutto della più pura delle immaginazioni. Dietro ogni mostro, nascosto tra le pieghe della loro anima però, ce ne sono altri e altri ancora, non dimenticarlo mai.

Nemmeno quella poiana può innalzarsi in volo quando vuole e fluttuare oltre le lastre di vetro del panorama, lassù potrebbe incontrare ben altre bestie.

Intanto l’acqua ha sommerso il bambino e lo trascina via, con un freddo inimmaginabile penetrandone le ossa, una ad una … per sempre.

Il buio del silenzio e della vergogna è la dimora delle bestie, impariamo a riconoscerle e a debellarle, spesso, s’ annidano proprio all’interno delle nostre quiete dimore. Spalanchiamo le nostre palpebre assonnate, lasciamo che entri il sole … si è sempre in tempo per gettare un’ancora a chi è già negli inferi.

Ed ecco che un grido si leverà soffocato nella notte, non è poi così difficile saperlo ascoltare, e dai boschi orde di animali selvatici s’innalzeranno, sollevando nuvole di polvere , lo vedrete avvolto da un fascio di luce in grado di fondersi con l’arcobaleno e questa volta...per sempre.

Ancora più dense si dilagano le ombre del crepuscolo, chiudo gli occhi e mi ritrovo tra gli scorci più bui dell’animo mio, dove raffiche di vento strappano antichi ricordi e riaffiorano volti celati dal tempo ormai passato. Pian piano iniziano a riemergere delle voci credute ormai dimenticate. Passato e presente si fondono inesorabilmente in un unico istante di assoluta pace, lì dove anche il silenzio ha voce, lì dove tutto è possibile …

***

Soffermati solamente un istante ad ascoltarmi … no! Non stai sognando! È proprio a te che mi rivolgo … a te che tra poco divorerai la mia anima dissetandoti, fino all’ultima goccia, di ogni mio segreto … … Ti è mai capitato d’ annegare dentro lo sguardo di qualcuno? A me succede ogni qualvolta mi soffermavo sugli occhi della mia Luna… tanto profondi e dolci quanto spenti e tristi, d’un colore tra l’azzurro e il grigio... lo stesso identico colore di quelle pareti d’ospedale da dove, un lontano giorno, questa incredibile storia inizio a prendere forma …

Tutt’intorno è assoluta pace, solamente la natura ora ha voce.

Una leggera brezza accarezza i miei capelli bianchi, socchiudo gli occhi e ti rivedo accanto, piccola stella, splendida più che mai, per tutto l’amore che mi hai dato e continui a dimostrarmi attraverso il tuo diario.

Di quante lune han goduto ogni notte i miei occhi, tu eri sempre lì, dentro di essa, e quante volte in cui mi sentivo triste e solo le ho gridato addosso affinché tu udissi la mia voce.

La formattazione di questa pagina è a cura dell'Artista dell'Opera

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