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Itinerari di Campagna

Elisabetta Pizzarda

Le acque del timido ruscello avevano scolorito i tristi pensieri. Erano ancora troppo fresche, ma per Olimpia costituivano battesimo di rinascita. L' immersione le purificava gli occhi e il cuore, trafitti e corrotti da un mondo bellicoso. Il suo corpo umido era lì, fermo, dinanzi alla vita che scorreva, trascinando con sé uomini e detriti. Si sentiva sola e distante dalle forze peccaminose che governavano le esistenze.

Impotente, strinse la sua anima innocente in un abbraccio, per ridonare calore e colore alla sua pelle, ai suoi desideri e a quei sogni violati da dottrine lontane dal naturale modo di agire e sentire. In quel momento, la percezione panica del tutto le era di conforto; le consentiva di superare l'indifferenza del cielo.

La formattazione di questa pagina è a cura dell'Artista dell'Opera

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