Adelina - Storia di una donna nata nel 1899
Lina Fornarola
Antonia - Fiera di Maggio 1914
Antonia, mi dispiace dirlo di mia sorella, era bruttina, anche se molto dolce, e ascoltando discorsi a mezza bocca fra gli adulti, avrebbe avuto problemi a trovare marito. Era bassa di statura, magrolina quasi curva nelle scapole, con capelli lunghi finissimi castani, una testolina tonda come un topolino e occhi sempre castani, sinceri, non assomigliava a nessuno della famiglia, forse a qualche antenato, chissà. Le sue mani piccole e sottili sapevano fare tante cose, era una ragazza molto seria e sarebbe stata sicuramente una buona moglie, ma purtroppo nella contrada, nessun ragazzo era interessato a lei.
Sicuramente l’aspetto non è la cosa più importante, ma in gioventù è senz’altro il primo elemento per iniziare un corteggiamento, poi lei era molto riservata, poco sorridente, per cui i nostri genitori cominciarono a preoccuparsi. Mantenere una ragazza in casa senza marito all’epoca era impensabile, soprattutto se poi avrebbe superato l’età, la situazione sarebbe diventata irreparabile!
Antonia non dava confidenza a nessuno e forse consapevole di non essere bellissima, era anche molto timida e poco socievole, per cui al di là di qualche coetaneo con cui scambiava qualche convenevole, per il resto niente. Papà l’aveva già proposta a qualcuno, così, quasi per scherzo, ma niente.
Con noi era molto buona, era la più grande ci voleva bene e ci seguiva come le avevano insegnato di fare, specialmente Natucce lo aveva cresciuto lei, mentre Mammà e Nonnò erano a svolgere lavori domestici o di campagna. I primi tempi lo portava nei campi, in braccio, più grande di lei, per farlo allattare e poi lo riportava a casa, in salita, correndo, lo puliva, lo cambiava e ci giocava come una piccola mamma. Lo aveva cullato per farlo addormentare e lo aveva imboccato per farlo mangiare, lo amava, lei la più grande, lui il più piccolo… E aveva guardato anche Domenico, Maria e me, eravamo piccoli, ignari. Per questo era quella che aveva sofferto di più quando il suo tesoro era stato portato al cimitero e lei non se ne sarebbe più dovuta curare. A quel punto Papà, aveva capito che quel mondo per Antonia era diventato troppo piccolo e decise di portare lei alla Fiera, le avrebbe dato un’opportunità!