Nel testo poetico si racconta la storia di Ripoli, successivamente denominata Corropoli, come se fosse la biografia di una bambina che vive e si emoziona negli anni dei diversi mutamenti storici che hanno segnato e caratterizzato il suo sviluppo.

La visione della bambina neonata, figlia di una donna appartenente al periodo neolitico, è scelta in ragione della famosa "Donna col Cane, del villaggio di "Ripoli", risalente a circa 5000 anni fa.

I versi narrano le emozioni, i riti e le traformazioni del borgo antico che viene descritto come fosse il corpo della fanciulla, che si attinge e giunge a divenire una matura polis.

Sul finale, l'immagine a forma di cuore del borgo, i suoni e il movimento della folla creano una riflessione sull'anima della giovane donna che viene elevata ad essere immortale.