Giuseppe Zio è nato a San Martino in Pensilis (Cb), il 14 maggio 1962, e vi risiede. Si è laureato nell’Alma Mater Studiorum di Bologna in Medicina e Chirurgia e, da anni, lavora come medico di Continuità assistenziale e per l’INPS di Campobasso. Svolge anche l'attività di medico agopuntore. E' stato assessore alla cultura del proprio comune dal 2002 al 2007. Nel 2009 ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione San Leo, organo che gestisce la tradizionale Carrese, fino all'Ottobre del 2014, quando ha contribuito a portare i Carri davanti al Papa, nell'Udienza Generale del 29 ottobre. Appassionato di Storia locale e delle tradizioni del suo paese, ha curato alcune pubblicazioni e ha collaborato alla pubblicazione di una guida dei luoghi benedettini di San Martino in Pensilis. Ha scritto numerosi articoli di storia locale su periodici molisani e su riviste online. Ha curato l'edizione dell'opera di Luigi Sassi "San Martino e i suoi dintorni" e la raccolta delle poesie e delle opere mediche e letterarie di Domenico Sassi. Il suo primo romanzo storico, “L’albero del gelso”, Ed. Albatros, è stato pubblicato nel 2014, con il quale è giunto fra i finalisti del premio “Artese” città di San Salvo (Ch). Due anni dopo ha pubblicato con il self publishing il secondo romanzo “L’Ultima luce del tramonto” Nel 2015 ha pubblicato il libro "Leo", dove in forma romanzata racconta la vita del monaco benedettino che è diventato Santo patrono della sua comunità, nel 2017 ha pubblicato Il romanzo storico “tre Giorni”, Lillitbook Editore e a Luglio del 2019 ha pubblicato la terza opera della Trilogia dal titolo "All'ombra di Leo", dove si raccontano i miracoli conosciuti del santo e la ricostruzione personale del personaggio che si riavvicna alle tradizioni e all'identità della sua comunità. E' animatore di una bella Associazione culturale "Lagrandeonda" e ha contribuito a far pubblicare due opere importanti dello studioso locale Domenico Lanese che sono un Dizionario del Dialetto sanmartinese e una raccolta di Cronache sulle Carresi degli ultimi cinquant'anni. Ha persino fatto una tombola con smorfia sanmartinese. Ama divulgare la storia della sua comunità, perché è convinto che sia una grande storia e perché solo così si mette al sicuro il futuro del paese e di questo territorio. Ad Aprile 2021 è stato coautore di un filmato dedicato a San Leo e alla Corsa dei Carri, che, da due anni, non si è potuta svolgere per il Covid In agosto 2021 ha avuto un riconoscimento regionale importante, "Noi artisti di questa terra" a Montorio dei Frentani. E’ sposato con tre figli ed è un appassionato., oltre che di lettura, del gioco degli scacchi e di navimodellismo statico.